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Papa Francesco ha voluto la giornata dei nonni e degli anziani…. ma

28 luglio Giornata mondiale dei nonni e degli anziani

la giornata è dedicata agli anziani e a chi tra loro ( sempre meno) è nonno o nonna. L’ha voluta il Papa nella speranza, forse, che la sua battaglia contro la cultura dello scarto , fosse rafforzata da questa ricorrenza mondiale che non solo ricorda al mondo la presenza di tanti anziani, ma soprattutto il valore che portano sia come nonni che come persone che hanno contribuito e contribuiscono al sostegno di questa società. La Società però non è come dovrebbe essere perché dei vecchi ci si dimentica troppo spesso: Oggi è la festa dei nonni e degli anziani. Gli stanno preparando un bel regalo: sfasciare un Paese che le loro conquiste hanno tenuto
insieme. estremizza così  Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uil Pensionati “Nel nostro Paese, che le persone anziane hanno costruito con tanta fatica, ci sono già grandi disuguaglianze. Con l’autonomia differenziata queste disuguaglianze aumenteranno. Noi vogliamo che una persona anziana abbia gli stessi diritti e le stesse tutele da Milano a Palermo. Le conquiste sociali e i diritti non devono essere messi in discussione da politiche divisive. Per questo oggi chiediamo per nonni e anziani una inversione di rotta: fermare questa legge ingiusta. Tutti insieme, giovani e anziani, ce la possiamo fare.”

Si fa riferimento alla Legge sull’Autonomia Differenziata che vede tutta la  UIL insieme a tante altre forze sindacali e politiche, raccogliere le forme per il Referendum abrogativo, ma il tema degli anziani va oltre questa nuova norma legislativa che ci trova  profondamente contrari. I vecchi non sono più  cittadini a pieno diritto. Lo diciamo con tutta la tristezza del caso quando rileviamo l’assenza di interventi strutturali rispetto ad assistenza, diritto alla cura , abitare, inclusione, invisibilità, difesa del potere d’acquisto delle pensioni.  E di certo non è tutto.

La Giornata Mondiale , peraltro passata abbastanza sotto silenzio, è una pura formalità se non  accompagnata dalla conoscenza delle vere esigenze degli anziani e non dai soliti “sentito dire”.

Nulla da festeggiare per quest’anno.

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